Michael McDowell (1950-1999) è una figura enigmatica e affascinante della letteratura americana. Sebbene il suo nome non sia immediatamente riconosciuto dal grande pubblico, la sua influenza e il suo talento narrativo lo collocano tra i grandi maestri del gotico e dell’horror. La sua carriera è stata poliedrica, spaziando tra romanzi, sceneggiature cinematografiche e televisive, e il suo successo è esploso in modo postumo grazie a nuove edizioni delle sue opere principali, come la serie Blackwater e i romanzi Gli aghi d’oro e Katie, in Italia riscoperti e pubblicati da Neri Pozza
La serie Blackwater (1983) è considerata l’opera più ambiziosa di McDowell. Divisa in sei volumi, racconta la storia della famiglia Caskey nella cittadina immaginaria di Perdido, in Alabama, dal 1919 agli anni Quaranta. Al centro della saga c’è Elinor Dammert, una figura misteriosa che emerge durante un’alluvione e sposa un membro della famiglia Caskey, dando inizio a una catena di eventi che intrecciano il sovrannaturale con il dramma familiare. La serie si distingue per la sua fusione unica di realismo magico e horror gotico, con una narrazione che esplora temi come il potere, la lealtà e la vendetta.
Pubblicata in Italia nel 2023 da Neri Pozza, Blackwater ha conquistato un nuovo pubblico grazie alla sua trama avvincente e alla capacità di creare atmosfere dense e inquietanti. La serie è stata lodata per la profondità psicologica dei personaggi e la straordinaria abilità di McDowell nel descrivere il paesaggio del Sud degli Stati Uniti, un luogo intriso di mistero e folklore.
Pubblicato originariamente nel 1980 e riscoperto in Italia nel 2024, Gli aghi d’oro è un romanzo crudo e spietato ambientato nella New York della Gilded Age (un periodo che coincide grosso modo con la seconda metà dell’età vittoriana in Gran Bretagna e la prima metà della Belle Époque in Francia). La trama ruota attorno alla famiglia Shanks, una dinastia criminale capeggiata da Black Lena che vive nel famigerato Triangolo Nero, il quartiere più degradato della città. La loro esistenza entra in collisione con la rispettabile famiglia Stallworth, in un crescendo di vendette e tragedie che esplorano le disuguaglianze sociali e il moralismo ipocrita dell’epoca.
Con Gli aghi d’oro, McDowell dimostra la sua maestria nel mescolare tensione narrativa e critica sociale. Il romanzo è un ritratto spietato di un’America divisa tra ricchezza ostentata e povertà estrema, dove il confine tra giusto e sbagliato è sottilissimo.
Visto il grande successo riscontrato con le opere precedenti, è con grande entusiasmo che Neri Pozza ha portato in Italia anche Katie, romanzo del 1982 finora inedito nel nostro paese. Questo libro è un esempio perfetto del talento di McDowell nel creare personaggi memorabili e ambientazioni gotiche. Katie Slape è una protagonista fuori dagli schemi: una giovane selvaggia, veggente e assassina che si muove in un’America della Gilded Age intrisa di violenza e mistero. La trama è un’escalation di tensione e dramma che culmina in un confronto esplosivo tra Katie e Philomena Drax, in una danza macabra che cattura lo spirito oscuro dell’epoca.
Katie rappresenta una delle eroine più complesse e disturbanti di McDowell, un personaggio capace di suscitare al contempo repulsione e fascinazione. Il romanzo è un esempio della capacità dell’autore di esplorare i lati più oscuri dell’animo umano con una scrittura vivida e senza compromessi.
Oltre alla sua prolifica carriera letteraria, Michael McDowell è noto per il suo contributo al cinema e alla televisione. Ha scritto la sceneggiatura di Beetlejuice (1988), diretto da Tim Burton, un cult che combina horror e commedia in modo innovativo. Ha inoltre collaborato alla sceneggiatura di Nightmare Before Christmas (1993), contribuendo a creare l’iconico mondo del Paese di Halloween. Queste opere hanno permesso a McDowell di portare il suo immaginario gotico a un pubblico più ampio, dimostrando la sua versatilità come narratore.
Nonostante la sua vasta produzione e il suo talento riconosciuto, McDowell non ha mai raggiunto una fama pari a quella di altri autori contemporanei durante la sua vita. Il successo delle nuove edizioni dei suoi romanzi è arrivato solo dopo la sua morte nel 1999. Questo ritardo nell’apprezzamento è probabilmente dovuto alla natura di nicchia delle sue opere, che mescolano generi e stili in modo unico ma difficilmente categorizzabile.
Insomma, Michael McDowell è un autore che merita di essere riscoperto. La sua capacità di creare storie avvincenti e personaggi indimenticabili, unita a una sensibilità unica per il macabro e il sovrannaturale, lo colloca tra i grandi maestri del gotico moderno. Con l’uscita in Italia di Katie, Gli aghi d’oro e dell serie Blackwater, un nuovo pubblico ha l’opportunità di scoprire e apprezzare l’eredità di uno degli scrittori più originali del XX secolo.