«Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarre». Una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia. Il ritorno di Guido Guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.
Autore
Carofiglio Gianrico
Titolo originale
L' orizzonte della notte
Traduttore
-
Editore
Einaudi
Collana
Einaudi. Stile libero big
Anno edizione
2024
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
288
Dimensioni
-
Codice EAN
9788806256111
L' orizzonte della notte
Carofiglio Gianrico - Autore
L' orizzonte della notte
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Libro che consiglio!
Questa volta Carofiglio mette in secondo piano il caso giudiziario ponendo al centro della narrazione il viaggio interiore e introspettivo che Guerrieri compie alla ricerca della conoscenza profonda di sé.
Un buon libro, molto introspettivo. In questo capitolo della vita di Guerrieri, la parte giudiziaria viene messa in secondo piano per parlare della (ri)scoperta di sé stessi e troviamo un avvocato più malinconico e filosofico del solito. Non so se, come recitano le varie opinioni e recensioni a proposito, sia il miglior libro che Carofiglio abbia scritto finora (altri sono più belli, a mio parere), però è sicuramente un libro da leggere se amate Carofiglio e l'avvocato Guerrieri.
Sono al decimo capitolo e in effetti vedo un Guido più attento a riscoprirsi